Talent Corner - Virgilio Villoresi
L'artista dei sogni
February 5th, 2014
Se potessi scegliere di vivere in una favola, in una non-realtà senza tempo saprei già dove: in quei mondi immaginari, fatti di carta, di ombre, in cui gli oggetti prendono vita per creare dei luoghi o forse dei non-luoghi visionari, onirici.
Atmosfere melièsane in cui è lo stesso regista a muovere con le sue mani gli oggetti, le sue creature per poi fondersi nell'illusione immaginifica ed arrivare ad un diretto contagio tra realtà e finzione. Dietro questi mondi simbolisti e fantastici c'è la mente (e la mano) di un giovane talentuoso regista Virgilio Villoresi: un vero artigiano del cinema animato d'altri tempi. Mente creativa ed eclettica ed influenzato dalla grande scuola di visionari di Georges Meliès, Karel Zeman, Maya Deren e Kenneth Anger, Virgilio è uno di quegli artisti al cui talento non si può che rimanerne affascinati, catturati. Mi è capitato di imbattermi in lui in una piovosa domenica dicembrina in cui mi fu svelato che era lui il genio creativo dietro l'ultimo video di Fendi sui mostrilli Bag Bugs. Non ho potuto fare a meno di sfogliare e guardare innumerevoli volte tutti i suoi video e cortometraggi d'animazione (Frigidaire, Walt Grace’s Submarine Test per John Mayer, Rotten Flowers, Una Giornata Perfetta, per citarne alcuni) dove è straordinaria la sua capacità di manipolare l'immagine attraverso effetti speciali "fatti in casa", proprio come nel vecchio cinema anni '50. Stop motion, effetto ombra e chi più ne ha più ne metta: ciò che però rimane fondamentale è come tutto rimanga live-action, senza trucchi e inganni.
E' proprio da lui che vogliamo partire per dare il via a una nuova rubrica che spazi al di là dei soli talenti moda, perché è in lui che abbiamo ritrovato, rivisto e riassaporato quella luce travolgente, intensa e primordiale di chi come lui merita di essere chiamato artista.
1. Chiamarli video è riduttivo, i tuoi sono film che riecheggiano il cinema d'altri tempi. Come è nata questa tua passione per il cinema sperimentale e come sei arrivato a fare questo lavoro?
La mia passione é nata grazie alla "nouvelle vague" polacca di fine '50 ovvero Jan Lenica, Walerian Borowczyk, Daniel Schezcura, ecc... Diciamo che sono arrivato a fare questo lavoro un pò come se fossi all'interno di una Rube Golberg Machine dove ogni elemento mi portava e mi porta in qualche modo nella direzione in cui sono oggi.
2. Con un occhio agli effetti speciali di Georges Méliès, nei tuo video "sveli" il trucco e fai capire cosa accade sul set. Cosa ti affascina di questo genere?
Nel mio modo di mettere in scena le cose, più ci avvicina alla realtà più si scade nell'imitazione. E lo svelare "il trucco", in questo senso, offre margini più ampi all'immaginazione.
3. Racconti realtà fantastiche con oggetti che si animano, illusioni e suggestioni. E le tue mani, spesso, sono protagoniste. Si evince una grande cultura cinematografica e un chiaro richiamo al passato: quali sono i tuoi "maestri"?
I miei maestri cambiano spesso in relazione al video che devo realizzare... in questo periodo amo in particolar modo il cinema il cinema di Jiri Trnka... Le mani (di solito le mie) mi permettono in qualche modo di superare la primitiva barriera che divide il regista dalla messa in scena. è come se intervenissi in modo violento su di essa creando un legame meta-cinematografico... Tra la mia mano e l'immagine filmata esiste un vero contagio, uno scambio fluidico che si risolve in uno sconfinamento costante. Credo che questo arricchisca i video di una nuova dimensione, quella simbolista del sogno al cui modo di esprimersi il cinema è profondamente legato.
4. Hai realizzato video per diversi brand, da Moleskine a Valentino, e ti sei ritagliato una riconoscibilità molto definita ma hai incontrato difficoltà in questo settore in Italia?
In realtà con i brand che hai citato non ho incontrato difficoltà in quanto all'interno di essi ci sono persone che mi hanno lasciano molta libertà creativa. Di solito quando un cliente mi contatta è perché apprezza il mio lavoro e perché in un certo senso vuole la mia "firma" sul video commissionato. Sono molto avvantaggiato sotto questo punto di vista.
5. Toglici una curiosità, quanto tempo ci impieghi a realizzare un video? Quali altre figure collaborano con te?
Non so risponderti esattamente a questa domanda perché il tempo varia a seconda dell'idea, della tecnica, della mole di scenografie, post, ecc... lavorano varie figure tra cui Dario Imbrogno, Marcello Dapporto, Carlo Cossignani, Michela Natella, Davide Ferazza, Tommaso Dragoni, Giancarlo Morieri ecc Spesso collaboro con la casa di produzione Withstand Film che che cura tutta la parte organizzativa dei video.
6. La musica ricopre un ruolo importante, qual è il genere che prediligi e con quali criteri scegli la colonna sonora? Sono presenti anche mix di suoni ripresi da altri film, è corretto?
Si, è corretto... Nei miei primi video curavo personalmente l'aspetto sonoro e realizzavo dei veri e propri collage, con rumori e musiche spezzettate riprese da frammenti di vecchi film... Quest'idea di sound design da al video una sua consapevolezza di fatto artistica e culturale, un'atmosfera fracassona e inquietante, un'allegria un pò feroce che lo imparenta al circo con il sapore d'una riduzione simbolica delle trame della vita.
7. Metti in scena dei veri e proprio sogni e sei legato al mondo dell'infanzia quanto al passato in cui l'attenzione al dettaglio era maggiore e diversa era la sensibilità estetica. Qual è il periodo storico a cui sei più affezionato?
Ti direi gli anni '50, ma a pensarci bene ci sono vari periodi che vanno da fine '800 fino alla seconda metà del '900... Non riesco ad apprezzare al cento per cento l'estetica contemporanea sopratutto se paragonata a quella del passato. Mi rendo conto che è un limite bambinesco , ma non mi riconosco la maturità di riflessione né il distacco che mi sembrano necessari a capire la società contemporanea e per quali oscuri labirinti essa è arrivata a certe situazioni stagnanti. in un certo senso mi piace abbandonarmi alle compiaciute fantasie del passato...
8. Cinema e video a parte, ci racconti una curiosità su di te? Quali sono le tue altre passioni?
Adoro collezionare oggetti di modernariato come toy vintage, vecchie riviste, libri pop up, giradischi... la mia ultima ossessione sono gli ombrelli... un giorno mi piacerebbe avere una stanza completamente piena di vecchi ombrelli da regalare agli amici più cari.