The Adolf Hitler child by Maurizio Cattelan
The art of provocation VS Memory of extermination
December 30th, 2012
Maurizio Cattelan continua a far parlare di sé attraverso le sue opere di certo non convenzionali né leggere di spirito, ma che anzi puntano su argomenti, temi, situazioni fin troppo scomodi e delicati.
L'ultima sua opera estrapolata dal progetto artistico "Amen" ritrae un Adolf Hitler in ginocchio, minuto, quasi bambino, in atteggiamento penitente posto lì dove ci fu una strage di migliaia di Ebrei, a Varsavia, e la sua collocazione è stata consentita dallo stesso rabbino perché ha visto, in Cattelan, la volontà di sollevare interrogativi morali e ciò poteva avere dei riscontri molto interessanti. Forse aveva ragione.
I curatori dell'opera di Cattelan hanno spiegato che la statua di Hitler non vuole assolutamente innalzare la figura dell’ex dittatore tedesco né ironizzare su ciò che è stato ma, semplicemente, far capire che ogni criminale un tempo è stato un bambino tenero, innocente e indifeso.
Maurizio Cattelan continue to make to talk about himself across his not conventional works and read of spirit neither, but rather aim on arguments, themes, situations too uncomfortable and delicate. His last work extrapolated from the artistic project "Amen" withdraw an Adolf Hitler in knee, little, almost child, in attitude of penitence situated there, where was a massacre of thousands of Jews, in Warsaw, and its arrangement was agreed from the same rabbi because saw, in Cattelan, the will of lift moral questioning and that was able to have some very interesting verifications. Perhaps he was right. The curators of the work of Cattelan explained that the statue of Hitler absolutely doesn't want raise the figure of German dictator and to satirize on what was neither but, simply, to make to understand that every criminal a time ago was a tender child, innocent and helpless.